Percorsi interiori e non... viaggi dell'anima e della vita. Cosa colpisce e resta di quello che riesco a vivere
Specchio
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Quante volte eri sempre dallo stesso lato? A volte capita di guardarsi senza riconoscersi,senza distinguere il vero sè...
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Commenti
Anonimo ha detto…
hai evitato uno scontro tra colossi. ma il mio commento ora è segreto, relegato allo spazio tra te e me.
Anonimo ha detto…
non esistono segreti...avanti,prego!
Anonimo ha detto…
a volte ti guardi ti riconosci per come ti riconoscono e ti chiedi chi è. Di chi è l'immagine riflessa. a volte sei solo fuori...fuori da tutto da te stesso e dalla tua immagine
E puoi rimanere fuori da te stesso per un tempo indefinito necessario a sparire per sempre...e non tornare più! Dipende solo da te...e da tutti gli quelli che albergano in te!
Anonimo ha detto…
FRUTTO Lo specchio da un immagine monodimensionale: uno spicchio. Per avere l'INTERO occorre entrare nella sala degli specchi di un luna park. Gli specchi deformanti daranno una forma irregolare. Irregolare, ma più completa. Meglio un solo spicchio 'più fedele' o il frutto completo 'deformato'?
PS: Certo che la gente si sveglia presto per inserire i commenti...
Anonimo ha detto…
Un intervento riconosciuto...un uomo trovato. Credo meglio tutto deformato...ma almeno tutto. Chi conosce solo uno spicchio di se, e/o degli altri, inevitabilmente, col tempo, si staccherà da essi. Ma per non cedere alla tentazione di donare solo uno spicchio bisognerebbe emanciparsi dal giudizio...quanti possono esserlo tra noi?
P.S. Credo che l'ora sia quella del server...o della dimensione in cui comunichiamo
Anonimo ha detto…
vorrei guardarmi nello specchio e vedere due immagini riflesse, poi, tre, poi quanttro, poi cinque... vorrei sorridere e avere come risposta il sorriso.
"Possiamo chiudere con il passato, ma il passato non chiude con noi." Questa frase che W. Shakespeare inserì nel mercante di Venezia accomuna l'uomo in modo universale. La differenza per la propria vita la fa proprio acquisire la capacità di accogliere il passato senza che scalfisca il nostro presente. A volte arriva come miele dolce che lenisce vecchie ferite. Altre come un uragano che tormenta le pareti del cuore mettendo a dura prova quanto stai costruendo. Infine, sottile, giunge subdolo e anonimo ma perfettamente riconoscibile. Ciò che rende felice il cuore è conoscere il luogo che abita. La visione distorta della mente fornisce quanto è più utile alla sofferenza. Ma se il cuore sa di trovarsi nel luogo a lui deputato nulla lo sposta. Ho amato? Ho sofferto per questo? Chi può saperlo se non solo lui? Eppure, spesso, ci arroghiamo il diritto di sapere più degli altri che di noi stessi. Giudici, censori, fustigatori... fuori e dentro noi essi si agitano eppure immobili
Commenti
Dipende solo da te...e da tutti gli quelli che albergano in te!
Lo specchio da un immagine monodimensionale: uno spicchio.
Per avere l'INTERO occorre entrare nella sala degli specchi di un luna park. Gli specchi deformanti daranno una forma irregolare. Irregolare, ma più completa.
Meglio un solo spicchio 'più fedele' o il frutto completo 'deformato'?
PS: Certo che la gente si sveglia presto per inserire i commenti...
Ma per non cedere alla tentazione di donare solo uno spicchio bisognerebbe emanciparsi dal giudizio...quanti possono esserlo tra noi?
P.S.
Credo che l'ora sia quella del server...o della dimensione in cui comunichiamo
vorrei sorridere e avere come risposta il sorriso.
Grazie del pensiero...