Umidità...

L'umidità relativa è nettamente percepibile dalle persone più sensibili. Per questo, di fronte alla crescente aridità, al dilagare dei deserti ambulanti, spesso si contrappone una fragilità che impedisce di percepire il luogo verso cui ci dirigiamo.
Allora tutto sembra normale, sbagliare, perdersi, ritrovarsi e tutto senza una chiara idea di come il tempo perso sia solo sottratto alla propria vita...
"Vivere alla giornata"
"Morire in giornata"
E se riuscissimo a guardare ancora con stupore ai sentimenti anzicchè averne sempre timore?

Commenti

Anonimo ha detto…
sembra scritta per me
Moskolowosky ha detto…
E se lo fosse?
Anonimo ha detto…
La casualità “tempistica” dell’argomento mi confonde… Mi spaventa il modo in cui effettivamente tanti (io inclusa) aspettiamo che passi il tempo in attesa che accada qlcosa e non ci accorgiamo che il ns tempo di attesa è solo tempo PERSO, tempo SPRECATO… il punto è che almeno io, pur re ndendomene conto, non sono capace in fondo di sottrarmi a qs meccanismo che sembra andare avanti solo x inerzia: x la ns inerzia.
Anonimo ha detto…
Se solo capissimo che questo é un transitorio...e non è infinito! Basterebbe questa reale consapevolezza per farci rendere conto che ogni minuto non dedicato a qlcosa di realmente importante è rubato alla vita!
Anonimo ha detto…
L'umidità relativa è nulla in confronto a quella domestica,che si estrinseca sulle mura delle stanze...e mi avvolge, mi intrappola, produce convulsioni osteo-articolari.
Le narici avvertono la ridondanza di effluvi muffosi e gli indumenti ne risentono.
Solo le giornate di sole, mi concedono una momentanea tregua...umidità, umidità,vai via di qua,vai via di qua.
Non sono un fungo,non sono un muschio e neanche un lichene(che non so cosa sia).
Abbasso lichene,viva l'imene.
Abbasso l'ikea, viva aiazzone.
Moskolowosky ha detto…
L'umidità annebbia le menti...

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