T+K=Lnc


"La legge di conservazione dell'energia è la più importante delle leggi di conservazione note in fisica. Nella sua forma più intuitiva questa legge afferma che, sebbene possa essere trasformata e convertita da una forma all'altra, la quantità totale di energia è una costante, ovvero il suo valore si mantiene immutato al passare del tempo. Più in generale si può dire che la variazione della quantità totale di energia presente in un sistema isolato deve essere sempre pari a 0. La formula può essere così riassunta:

T+K=Lnc

quindi la somma algebrica di energia potenziale (T) più energia cinetica (K) è uguale al Lavoro compiuto dalle forze non conservative."

Una legge è tale, in un luogo, se è valida per tutti.

Nel nostro mondo, ad esempio, vale per tutti la legge di gravità in ambito fisico come la legge del dare/avere traslabile in ogni contesto: se vuoi amore dai amore, se vuoi investire devi investire, se vuoi sorrisi devi dare sorrisi...

Eppure, spesso, dimentichiamo questa legge: quanto siamo disposti a dare per ciò che diciamo di volere? Siamo pronti a riformattare la nostra visione? Quella che ci ha condotto li dove siamo?

Riuscire in questo, mettere da parte le convinzioni spesso limitanti, per esplorare nuove possibilità in territori a volte inesplorati potrebbe, quantomeno, darci l'opportunità di guardare a qualcosa di diverso da ciò che abbiamno sempre conosciuto, potrebbe darci la possibilità di bagnarci in nuove acque... scoprire cosa comporta una legge e farne buon uso.

Ma per utilizzare una legge bisogna guardare a quale ambito essa è applicata e se noi stessi siamo in quell'ambito. Per tale motivo, quando credo incomprensibile qualcosa, provo a chiedermi se in quell'ambito esiste qualche legge che governa il tutto e che, essa stessa da sola, possa chiarirmi in modo inequivocabile il "perchè" tanto attrito si sia generato in me.

Ora forse non sono molto chiaro... ma probabilmente è utile a calcolare il grado di Entropia informativa dei miei segnali

Commenti

Anonimo ha detto…
"se vuoi amore dai amore, se vuoi investire devi investire, se vuoi sorrisi devi dare sorrisi" non è così..la realtà dimostra che chi meno da più riceve---pensa ai figli maltrattati dai genitori che fan di tutto per piacere loro, o alle vittime di sequestro che in tribunale difendono i loro carcerieri perchè ci si sono affezionati o a Gesù che dva amore e ha ricevuto l'impiccagione in cambio..o semplicemente a chi ama e più viene trattato con distacco e indifferenza più si innamora...rifletti
Moskolowosky ha detto…
Il fatto che Gesù sia stato crocifisso e non impiccato dovrebbe anche dirci che, forse, la realtà potrebbe essere distorta dalla percezione.
Un figlio maltrattato,un uomo perseguitato, una persona la cui mente sia stata deviata dalla sofferenza della prigionia... come possono essere equiparati a chi non viene corrisposto in amore?E siamo sicuri che si tratti di amore o di attaccamento?Intanto rifletto...
Anonimo ha detto…
la realtà dimostra che chi più dona più riceve,che chi più ascolta più verrà ascoltato. prima o poi. Mi permetto soolo di ricordare quante persone amano Gesù oggi. questo è ciò che lui voleva. Tanto è stato grande il suo sacrificio, tanto è grande l'Amore che ha generato
Anonimo ha detto…
Sul chi più dona più riceve ho i miei dubbi..sarei più dell'idea che qualcuno prende e qualcuno perde.. la nostra società non mi pare esempio di amore reciproco...un figlio maltrattato vuole amore no? x il resto..lavorando uno è così preso che può anche sbagliare a scrivere impiccagione invece di crocifissione
Anonimo ha detto…
"Quante persone amano Gesù" Potrebbe essere più corretto dire:"Quante persone DICONO di amare Gesù?" Se ci pensiamo bene non è proprio la stessa cosa.Perchè a pensarci bene Gesù non voleva amassimo lui, è lui ad amare noi. "Ama il prossimo tuo come stesso" non "Il prossimo tuo deve amarti come tu hai bisogno"...ricordo male?
Moskolowosky ha detto…
Certo...lavorando. Ma il punto è: quando sbagliamo noi non sembra mai importante, quando sbagliano gli altri è un attimino diverso. Per il resto credo che la dimensione della recriminazione non sia poi così utile alla vita di nessuno. Quanto siamo realmente disposti a dare?
Ciò che cerco dire è semplicemente: ci chiediamo mai se le cose che accadono possono appartenere a un contesto più grande della nostra sola dimensione? Galileo ha spostato da tempo l'attenzione su un universo quanto meno eliocentrico...non tutto gira solo intorno a noi. Life is now! :)
Anonimo ha detto…
Non tutto gira intorno a noi..però se non ci sentiamo un po' protagonisti della nostra vita che senso ha la vita stessa? A questo punto che senso ha questo blog se non quello di farti sentire protagonista nell'esprimere il tuo pensiero? e che c'entra Totti?
Anonimo ha detto…
Essere protagonisti della propria vita, per me, non è recriminare su ciò che non si ottiene da chi non può o non vuole darcelo bensì essere attivi nella propria vita. Attraiamo ciò che siamo in fondo
Anonimo ha detto…
... mi chiedo: Riusciamo a capire quando chiediamo qualcosa a qualcuno e questo qualcuno non può darcelo? e in questo caso siamo così bravi da riuscire a non recriminare? e cosa significa essere attivi?

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