Around to Moskolowosky

Nella solitudine dell’uomo Tra richiesta e ricerca si interseca il bisogno Si snocciola il tempo… inesorabile In te vedo me che guardo te E giungo, progressivamente, al vero Sè

Fuori piove ma io sento un sole tiepido dentro. E' come se in me si alternassero le stagioni. Una vita che scorre, ciclica. C'è un tempo per seminare, un tempo per raccogliere, un tempo per godere i frutti...un tempo per morire e dar vita a nuove cose, a rinnovare quelle preesistenti...

Cerchiamo costantemente di imitare di andare oltre restando fermi Continuamente inadeguatamente repentinamente cambiamo direzione senza visione senza sestante con modo intollerante La forma è tutto La forma è niente Correndo immobili Eternamente

Capita. A volte la stanchezza giunge improvvisa. Tutta l'aria che fuoriesce dai polmoni sembra troppa O troppo poca... Ci sono momenti di stanchezza in cui lo sbandamento che circonda le tue reni prende il sopravvento. Le pelvi vibrano di continuo in un continuo gioco delle parti dove nessuno pare accorgersi che solo il sesso muove le nostre stupide, meccaniche, azioni. Mantenimento, perpetrazione, ripetizione... Ma oggi sono stanco... Datemi una sferzata! Ripetizione...Ancora... Ancora... Sento il motore allontanarsi... L'auto immobile... Seni scoperti... Volti avidi... C'è altro...altro oltre...oltre le immagini... Ma non conosciamo più l'invisibile... Ciechi ci muoviamo nella luce senza vederla. La febbre sale... Voglio altri occhi Un altro cuore Una nuova possibilità!