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Visualizzazione dei post da 2009

Natale

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Quando alle soglie della vita Nuova la morte bussa, i pensieri scompaiono soffocati dall'unica domanda. Come se tutto ciò che sei, nella foga degli affanni inutili, morisse di fronte alla morte stessa. Come se innanzi alla paura dell'immagine che impietosa mostra l'ultimo destino riuscissi, sereno, a comprendere la realtà. In quell'istante preciso, mentre la voce del mondo a cui appartieni ti giudica, un sano cinismo attanaglia ciò che è inutile per restituire un momento di sincera luce. L'uomo che non sei svanisce, comprendi che nulla ti appartiene, nemmeno le caduche spoglie che hanno conosciuto gloria e decadimento. La gioia prende il posto del tormento, la priorità guida ogni pensiero e appare chiaro, come non mai, che solo morendo a se stessi arriverà Natale.

Amore

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Un giorno Amore irruppe nel mondo e chiese: Chi sono Io? Un gran parlare si levò ma nessuna risposta comprensibile giunse. Allora Amore si sentì solo e non riusciva a distaccarsi da quel pensiero. Era convinto che nessuno lo potesse comprendere e inizio a fuggire chiunque incontrasse. Finchè non avverti una grande stanchezza e fece un respiro profondo. Vide che esistevano altre prospettive, partendo da se stesso cercò le domande prima delle risposte. E scoprì l'importanza del proprio ruolo, si avvide di come tutti fossero inclusi in lui e tutto era nell'Uno che egli stesso rappresentava. E la musica iniziò a parlare, a sussurrare i colori delle emozioni della pelle liscia. Avvertì il sapore dell'aria che respirava specchiandosi nel sorriso del mondo. E le risposte giunsero...

La storia di Roberto

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Roberto non parla, mugugna suoni spesso incomprensibili. Ti guarda e non sai mai se guarda te o il vuoto. A volte da l'assoluta certezza di non percepirti, di non sentire i sentimenti altrui. Passa il tempo continuando a chiudersi nei suoi percorsi mentali, perpetrando rituali abitudinari ossessivi, indispettendosi violentemente quando qualcuno pretende lui faccia le cose in un modo diverso da come lui le ha sempre fatte. Quando ritardi, non solo non comprende, ma pensa che non sia ammissibile che accada, si arrabbia, inizia a camminare lungo un percorso circolare simile ai suoi pensieri e grugnisce. Il suo mondo è tutto il mondo. Non riesce a comunicare, dicono, non riceve e non trasmette. Usa una tastiera facilitata accanto a uno schermo per comunicare, le parole scorrono fluide con un linguaggio anche ricercato che contrasta nettamente con il suo grugnire senza senso. Tutto questo perché lui è autistico e ciò gli impedisce di integrarsi socialmente e di comunicare. Ma Ro

9/11

Nel silenzio alterno Nell'arco di un respiro guardo il tuo volto Dove sei ora? Chi sei tu che parli per me? Chi sono io che lotto con te? E nell'umidita' della notte ritrovo la pace Osservo mutarmi intorno al nucleo E sempre più' al nucleo voglio giungere. Leggendo ti vedi Leggendo mi vedi E solo nel cuore sai perche' non cedi In silenzio Nel silenzio Per il silenzio Moriro' per vivere

Immersione

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Sto per immergermi sistemare nel silenzio quanto è utile per raggiungere il Luogo. Tra gli spiragli di luce nel mare profondo scorgo un volto, dei cuori, un'anima... la mia. Ogni giorno di più la Verità è l'unica cosa che desidero... In me... fuori di me!

Ti sento

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So che ci sei Ti sento Ogni secondo avverto la tua presenza Anche in assenza della mia Incalzante avverto la voce che dal cuore parla mordace Io ti sento... E mi nascondo

Brunori sas on Rockit

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from picicca studio

Punti di vista

Cosa è reale?

Voglio

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In fondo non è complesso Nel silenzio la risposta a una domanda sopita Nel buio la Luce per un attimo indica la Via La pace del cuore Il desiderio dell'anima La direzione Voglio Dio

Prigione

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Come un'anima in attesa che la luce la sollevi guarda al cielo, così sbircio dalle sbarre la condizione a cui tendo. Non già con rimprovero mi osservo ma lucido rammento la necessità di andare oltre un me che mi rinchiude pavido tra le mura della fredda paura della solitudine. E non già la mente, nè il corpo, frena l'ascesa quanto l'imbavagliata emozione dell'accoglienza che è madre di ogni aspirazione. Muto osservo il divenire nella speranza certa che ogni cosa ha un tempo e così sarà anche per lo spuntar di nuove ali

Sogni

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"Il nostro gioco e' finito. Gli attori, come dissi, erano spiriti, e scomparvero nell'aria leggera. Come l'opera effimera del mio miraggio, dilegueranno le torri chesalgono su alle nubi, gli splendidi palazzi, i templi solenni, la terra immensa e quello che contiene; e come la labile finzione,lentamente ora svanita, non lasceranno orma. Noi siamo di natura uguale ai sogni ." SHAKESPEARE, La tempesta

Ritorno

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Non ti cerco... non ci sei. Come la mia presenza così è la tua assenza basta volgere lo sguardo altrove perchè non ti veda, benchè ti senta. L'eterno ritorno lascia un segno interiore nessuno torna eterno se prima non muore

Aguzzate la vista

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I dettagli sono molto importanti. Alcuni passano la maggior parte della propria esistenza sul macro, altri sul micro. La differenza è sostanziale! Nell'uno e nell'altro caso il rischio evidente è quello di perdersi il quadro d'insieme. Mi spiego: se mi piace tanto la luce catturata nella foto non mi rendo conto che quanto è da essa illuminato è ciò che cerco da sempre; se, al contrario, mi lascio trascinare da ciò che la foto mi evoca non mi rendo conto della bellezza della luce in essa racchiusa. E' un po come chi non scopre la bellezza dell'anima di una persona perché dopo tre parole il "se sarebbe vero" chiude una porta su ogni possibile proseguimento di conoscenza. I dettagli determinano la nostra vita! I dettagli che percepiamo e quelli che passano inosservati alla nostra mente cosciente. I piccoli dettagli di uno sguardo che evocano la certezza che la specie sarà perpetrata, parimenti al movimento sinuoso di un corpo. Le forme più o meno delineate de

Ciao...

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Coloro che Dio ama sono il Suo profumo in questo mondo...

Quando...

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Quando faremo l'amore il cielo sopra di me, in me , sarà unito. Saremo un'unica luce, quando faremo l'amore! Quando faremo l'amore il percorso verso l'origine sarà concluso. Nel silenzio dei pensieri, nel clamore dei sensi, pulseremo in una nuova vita, quando faremo l'amore! Quando faremo l'amore ogni cosa sarà finita nell'aurora della nuova vita! Quando... Ora!

Limiti

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Come un Angelo caduto mi trovo avvolto tra le braccia dei miei desideri mi parlano di luce e impegno di gioia anche nel dolore di scelte apparentemente insostenibili come prezzo di una gioia mai conosciuta Sarà arduo raggiungere lo stato ma impossibile rinunciare alla felicità a cui anelo! Nel lento fluire della nuova vita sento scorrere il sangue di una nuova stirpe nell'evoluzione ineluttabile della mia specie... Un nuovo flusso Un nuovo orientamento Una nuova energia...

Apparenza e realtà

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Se non fossi ciò che tu vuoi e riuscissi a non essere così meccanico Se nastri antichi non ti permettessero di riconoscermi e memorie che mi precedono non ti impedissero di amarmi Sapresti andare oltre te e i tuoi padri? Riusciresti a guardare con occhi nuovi la tua vita? Ciò che è, è sempre stato Ciò che non è, muta continuamente Incessantemente, nella commedia del déjà vu, Conduce verso me come verso chiunque altro. E se io fossi solo l'immagine sfocata del vero me nulla cambierebbe... Finchè sarò le tue memorie Finchè sarò le tue paure Finchè non sarò Finchè non sarai

Carpe Diem

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E' un attimo ciò che separa la vita dalla paura. Ogni giro di vite il destino per noi scritto ci chiede di essere compiuto... Giungere all'ultimo piano o fuggire? Il guardiano frena Il cuore spinge La vita non attende! Ho sceso, dandoti il braccio Eugenio Montale Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale E ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, né più mi occorrono Le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede. Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio Non già perché con quattr'occhi forse si vede di più. Con te le ho scese perché sapevo che di noi due Le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue.

JPEG

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Costantemente faccio esperienze, vedo cose, ascolto suoni, provo sensazioni e, per tutta la vita, credo queste mi accompagnino fedeli a come le ho incontrate. Se mi soffermo un po sullo splendido carattere che aveva la mia prima fidanzatina, ad esempio, mi accorgo che non mi è rimasto il suo volto impresso. Allora mi sforzo e qualcosa in me raccoglie dati partendo dai suoi modi, ricompone le sue labbra, i suoi occhi, le sue espressioni. Inizio a sentire la sua voce, percepisco i cambi di tono, l’inflessione, il lieve risolino d’imbarazzo quando mi mostravo più audace…e poi mi ricordo che non aveva affatto quel carattere. Non c’entra niente quel carattere con quello che è impressionato nella mente. Quello che rammento è quello che desideravo lei avesse, non quello che aveva! Il colpo di genio nei formati compressi come il JPG è che si sfrutta un limite funzionale, strutturale, dell’occhio umano che percepisce più la differenza di luminosità che tra colori. Pertanto, se non c’è una certa

Nebbia

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Matteo 6,22 "La lampada del corpo è l'occhio. Se dunque il tuo occhio è limpido, tutto il tuo corpo sarà illuminato;" Un cuore impavido renderà l'occhio limpido?