Novembre


Questo sarebbe il tempo della mia venuta
Quella stanza, quella casa, quei colori...
E' come se fossi lì, tra luci soffuse
Un letto , qualche peluche, piumone che sfiora il pavimento
L'odore di pietanze rapide cotte tra battiti nuovi
E' li che mi sento...guardando assorto tra tende morbide
La luce fioca di un monitor acceso
Il ronzio di una ventola che fende il silenzio
Sentendo calore tra caldi suoni
Accolto da braccia che ardono
da troppo tempo cercate
trovate solo dopo aver lasciato aperta la piccola porta,
dopo averle dato modo di entrare e scrutare in mia assenza...

Commenti

Anonimo ha detto…
il bambino dormiente trova la sua strada e torna alla vita.
Dopo un viaggio che lo ha portato a speriemntare..
La solotudine, in fondo, non è isolamento e ti da un senso di completezza...così come l'amore che lascia il posto alla libertà. Non solo le lascia posto, ma la rafforza. Qualunque cosa distrugge al libertà non è amore ma deve trattarsi di altro. Perchè amore e libertà sono due ali dello stesso gabbiano.
Fai in modo che questo sia il tuo criterio: la libertà è il criterio; l'amore ti da libertà, ti rende libero, ti affranca e quando sarai completamente te stesso, proverai gratitudine per la persona che ti ha aiutato.

Beh...spero di averti aiutato.
Anonimo ha detto…
Ma è nell'incontro che trovi libertà, nell'incontro l'aiuto...come pensi di averlo incontrato?Come pernsi di averlo aiutato?
Moskolowosky ha detto…
Se comprendi il tempo, se ricordi il luogo, se pensi a ciò che avresti voluto fare, allora colleghi velocemente un sogno con una possibilità e il mio luogo diventa quel luogo.
Riesci a vedere... a sentire... ora?

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