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Visualizzazione dei post da marzo, 2007

Dimensioni parallele

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Ho trovato una dimensione da cui guardare il mondo. Una dimensione che è un po una finestra sul mondo che governa le vite inconsapevoli che si aggirano silenziose, anime dormienti che portano in se tristezze mal celate. Il rumore del treno è assordante, ma non riesce a coprire i pensieri di chi mi sta intorno. Cerco di leggere il libro del mio amico ma sono continuamente distratto da migliaia di sguardi persi nel vuoto, persi nella tristezza di scelte non fatte, evitate, fuggite...rivedo dov'ero, dove sono, dove voglio andare...

Bambino

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Dov'è il bambino? E' mai esistito? Non scorgo più, negli occhi , la luce che abbaglia La sorpresa in ogni cosa, il gioco che sorregge. Nulla sorprende, tutto annoia Le forme possiedono le emozioni Immaginiamo di volere ciò che non c'appartiene. Quando avremo la forza di scavare per evadere?

A spasso

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Andando, questo è ciò che resta. Un passaggio su una linea stretta Nulla esiste prima e dopo A destra e a sinistra E quando apri gli occhi E tutto ciò che hai immaginato scompare, il vuoto che ti circonda ti dona un'illusione peggiore: Nulla esiste. Se la visione di una speranza certa non guidasse dall'altra parte del ponte cadere nel vuoto sarebbe la cosa più semplice. Tutti affaccendati a ridisegnare le proprie illusioni non ci incontriamo che nelle paure. Quale sensibilità? Forse piangere davanti a un film? Forse interessarsi della morte altrui? Forse dire:"Mi dispiace"? Dove siete dunque? Dove siamo? Saremo mai?

Non si può tornare indietro

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Dove sei? In questa bianca stanza volgo lo sguardo continuamente. Non è semplice sai? Niente parole Solo sguardi Sente la mia voce solo chi non ha bisogno di ascoltarla E tra mille parole nascondo il silenzio Il silenzio del mio cuore Assordato da un fischio di fondo Accecato da un dolore invisibile Ammutolito dalla direzione che sentivo Ora che nel silenzio non possiamo più parlare Ora... Vado verso Nord