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Mi rilasso Resto in ascolto di questo silenzio imbrigliato dalle maglie del quotidiano Lo sento distante, poi giungere e sedersi comodo in me. Il brusio, inarrestabile, inizia a ovattarsi. Resto lì, in un luogo di pace a cui anelo A cui ognuno, nel pianto e stridore di denti, aspira inconsapevolmente. Qui vedo l'affanno che spesso mi circonda, mi pervade e avvinghia in una spirale fatta di tensione, bisogni e timori che celano l'unica, antica, paura. Tutta questa importanza che a ciò diamo, la fuga costante dalla porta che conduce alla vita, si palesa in tutta la sua inutilità. Scorrono i millenni e tutto lentamente cambia. Mentre travolti da un delirio di onnipotenza ci alterniamo, i fiumi scorrono, le montagne attendono, le foreste si rinnovano e il sole brucia. Incuranti di noi che solo nell'Eternità troviamo ristoro Che in essa vinciamo la morte Per essa andiamo oltre il tempo. Quale missione mi tiene qui se non portare frutto, libero dall...