Natale
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Come se tutto ciò che sei, nella foga degli affanni inutili, morisse di fronte alla morte stessa. Come se innanzi alla paura dell'immagine che impietosa mostra l'ultimo destino riuscissi, sereno, a comprendere la realtà.
In quell'istante preciso, mentre la voce del mondo a cui appartieni ti giudica, un sano cinismo attanaglia ciò che è inutile per restituire un momento di sincera luce. L'uomo che non sei svanisce, comprendi che nulla ti appartiene, nemmeno le caduche spoglie che hanno conosciuto gloria e decadimento. La gioia prende il posto del tormento, la priorità guida ogni pensiero e appare chiaro, come non mai, che solo morendo a se stessi arriverà Natale.
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