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In qualche luogo

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Quando ti ho scorta giocavi nell'acqua delle tue emozioni, gioiosa di scoprire il mondo e riscoprire te stessa. In qualche luogo dentro te, il bisogno di poter controllare, l'illusione che la gioia sia nelle cose che non tradiscono certezze, ha preso il posto della passione tra le pieghe della tua anima. E così ti scorgo adagiata sulla panchina della tua vita, sopra il ponte da cui scorgi il suo fluire e, distrattamente, ti chiedi quando sarà il momento di tuffarti di nuovo in essa. Nello sguardo di un altro, riflessa in un'anima che ti protegge, non ti concedi di essere ciò che sei appoggiata a una spalla morbida che ti avrebbe accolto serafica per sussurrarti: bentornata Vita

La famiglia del Mulino bianco

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Passeggiando per la campagna mi sono imbattuto in una scena alquanto particolare. Una scena che mi ha insegnato parecchie cose. Per la prima volta la famiglia del mulino bianco era incazzata. Capirete lo choc! Immaginate la scena: Papà Bianco, mamma Bianco e i loro piccoli genietti puliti e buoni che non vanno mai a scuola e solitamente girano per casa in silenzio con i loro aquiloni, mentre prendono a calci tutti i tunisini, marocchini, libici e nigeriani che sino al giorno prima coltivavano i loro campi? Arance, pesche, vigne e pomodori abbandonati a se stessi...e tutto questo perché? Non avevo minimamente pensato a questa eventualità! Loro, così buoni, puliti e perfetti che scacciano in malo modo le loro risorse migliori. Ebbene, alla mia domanda sul perché facessero in quel modo, la risposta è stata veramente esaustiva! Mi dice mamma Bianco:"Noi li paghiamo per lavorare in silenzio, mica per portare qui i loro parenti." Beh...non faceva una piega questo ragionamento....

Amore: Questo sconosciuto!

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Come sospesi sulle nostre emozioni placidi e ignari nominalizziamo le nostre sensazioni così da rimanere sereni. Eppure ci sono parole il cui significato è così ignoto. Felicità, amore... ci illudiamo di conoscerli, comprenderli...provarli. Eppure, nel chiedermelo e chiederlo, spesso mi accorgo che altro descriverebbe ciò che incontro: tranquillità, stabilità, sicurezza, dolore, passione, ossessione, novità, noia, curiosità... Ma in un battito d'ali di farfalla, ogni cosa muta, mentre una voce dentro insiste a spingermi ad andare oltre, a comprendere... a conoscere quel mistero che senza parole, particolari esperienze o ritmi incalzanti tra giochi di ruoli, ti rende pieno di una pienezza sobria che non appesantisce. Dove avremo nascosto il bambino che esisteva prima dell'eterno capriccio che, nel trasmutare della forma, ci imprigiona da sempre? E tu... tu che vagando qui sei giunto...hai mai detto a te stesso "Sono felice" consapevole di ignorare il significato di tut...

Un soffio

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Un soffio mi porterà via quando le mani che si curano di me si solleveranno. Non è importante quando Non il come Ciò che mi chiedo è solo come quel soffio mi troverà In quale luogo sarò ad attendere? Avrò vissuto con pienezza? Ti ho chiesto scusa per le ferite inconsapevolmente inferte? Ti ho amato intensamente ogni volta che ti ho incontrato? Desto nel passaggio vorrei all'origine tornare

Marta

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Marta è la mia bambina Ha gli occhi della madre e il suo temperamento E' forte nella sua fragilità E' la bimba che ancora non c'è Quella che a volte governa i miei pensieri Come la madre ha sogni da realizzare Qualcosa a cui non vuole rinunciare Paure da superare e amore da condividere Marta non sa perché è qui ma spesso se lo chiede Occhi scuri come la pece e profondi come il mare Mi guarda interrogandomi senza attendere risposte Marta è nel mio cuore e io sul suo cammino Indecisa se occuparsi del mondo o creare il proprio destino Come il padre e la madre è già sulla Via della ricerca Perché Marta è in loro e in loro è Maria Perché é la vita reale che chiama...così come la madre!

Pendolo: Again

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Se si riuscisse a ridurre questa oscillazione costante nei desideri, nei sentimenti Se si riuscisse a diminuire la frequenza di questa alternanza Se il giorno e la notte divenissero almeno come il passare delle stagioni Se non si avesse paura dell'amore che sconfigge luoghi comuni, consuetudini e desideri indotti... Sarei intorno solo a ciò che mi rende vivo Terrei fermo lo sguardo sull'unico obiettivo Potrei comprendere ciò che spesso respingo E l'unico abbraccio desiderato sarebbe quello dell'amore ritrovato
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Stelle cadenti dai tuoi occhi lasciano una scia purpurea sul candido cielo delle tue gote Per morire felice nell'alba vermiglia delle labbra aride su cui è tramontato un umido cuore

Dialogo sul potere

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- Mi chiedo perché tu fugga - Fuggire io? - Oh si... - Da cosa lo deduci? - Dal cuore che tace mentre la mente parla di continuo - E tu che ne sai? - Fin troppo mi é accaduto - A me mai. Faccio solo ciò che va fatto... - ... l'ascolto da potere - Non ho capito - Ciao

Sfumature

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Oltre il bianco e il nero tra le mille sfumature in cui inconsapevoli ci muoviamo esiste una varietà di colori misconosciuta ai più Il coraggio di andare oltre è di pochi la forza di mostrarsi nudi quasi di nessuno Nella sofferenza scopro i colori della felicità e vorrei farne dono a chi, come me, troppo a lungo la ignora lungo il sentiero. Quanto ci vorrà perché si possa andare oltre il nostro ego per scoprire la gioia che ci appartiene?

Ascolto

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Provo ad ascoltarti nel silenzio, incapace di fermare il flusso dei pensieri che mi porta lontano In quale luogo potremo mai incontrarci noi abitanti di parallele dimensioni? La tua voce mi riscalda, dal petto si irraggia dandomi istruzioni precise sciogliendo i nodi del cuore che come rivoli di rugiada fermano sul volto il passaggio ad altra vita. Ti sento ancora caldo, vicino...presente come ancora non sono, Presente come sarò!

Morte

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Tutto il tempo da riempire per non pensarti come se ogni attimo servisse a dimenticare Da dove veniamo,dove andiamo...chi siamo? Spaventato da non scorgere le lacrime del mondo, sordo e cieco di fronte alle emozioni, impegnato a ripercorrere dinamiche rassicuranti e trasparenti di macchine impazzite al tuo pensiero e immobili e in silenzio solo al tuo cospetto. Chiedendosi del prima...del dopo...ignari dell'ora!

Ciao

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Tardi perché tu potessi sorridermi ancora una volta in modo beffardo Al telefono senza che potessi guardarti negli occhi per comprendere quanto fosse vero Dopo mille flebili respiri Dopo che il tuo aereo era arrivato Mai prima d'ora ho potuto salutarti Tra queste lacrime che scorrono libere disegnando le strade che aprono il cuore sento di fare pace con me stesso

L'uomo delle caverne

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Tre semplici concetti: Paura: Attraverso essi, la mia coraggiosa generazione, ha compiuto il proprio percorso. Ci hanno inculcato la paura di tutto. Non riuscire a finire gli studi, non trovare un lavoro, non avere un lavoro definitivo, perdere il lavoro, non ottenere la pensione, non poter pagare un mutuo, non poter avere la macchina, non poter fare le vacanze al mare d’inverno - in montagna d’estate, non poter fare famiglia, non poter mangiare un giorno, non contare nulla, contare troppo, essere invisibili, essere indispensabili. Tutto e subito : Imparare a suonare a 3 anni, campioni di calcio a 6, essere i migliori o i peggiori a scuola, essere i più furbi o almeno i più onesti, laurearsi prima di tutti, lavorare prima di tutti, guadagnare più di tutti e subito…subito…tremendamente subito. Assolutamente slegato da quanto io, realmente, contribuisca al valore da cui voglio attingere, a ciò di cui faccio parte. Deresponsabilizzazione : perché faccio parte di qualcosa? Assolutam...

Incontro

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E' in punta di piedi che voglio incontrarmi comprendere se le mie dita combaceranno perfettamente mentre passi lenti mi insegnano il calore di cui ho bisogno attraverso il freddo di uno specchio impietoso. Saprò distinguere e amare il laccio che libera e unisce?

Emozioni

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Come nebulizzate cospargono l'universo che permea la mia anima e fluttuanti riecheggiano tra memorie vive e visioni da realizzare. Dove posare la sete che arde l'anima assetata da un ignoto flusso di pensieri? Quale il luogo in cui i flutti delle emozioni colpiscono le corde che portano una melodia già nota? Sento giungervi e ripartire tra il desiderio di ritrovare la vita e il timore che l'acqua porti sale su ferite ancora vive. Dove volgere lo sguardo, se non verso la luce, che dall'alto rischiara i nuovi percorsi da donare all'anima?

Incomprensione

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Tenendo il mondo nella propria pancia altro non si riesce che ad ascoltare le proprie ragioni... Ci si permette qualunque cosa in nome di esse E mai si ha torto!

La logica del fast food

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Giorni fa ascoltavo una conversazione tra anziani e mi ha colpito il loro modo di vedere il mondo così come traspariva dal loro modo di parlare. "Per essere un adulto dovevi farti una famiglia, costruirti una posizione, realizzare i tuoi sogni." Poi sono andato a cena fuori con amici e ho notato quale sia il nostro modo di vedere il mondo così come traspariva dalle nostre parole. "Per essere un adulto dovevi avere una famiglia, avere un lavoro, ottenere i tuoi scopi." E sono rimasto un po basito di fronte alla domanda che ne è sorta:Essere e fare o essere è avere? Loro hanno fatto un sacco di cose e sembrano più sereni a parlare del tempo andato. Noi, in fondo, non smettiamo mai di voler possedere sempre più cose e questo non ci fa stare meglio...e adoriamo consumare tecnologia così come sentimenti...sempre più velocemente, voracemente, in un vortice infinito fatto di sapori intensi ma brevissimi...quasi come se anche la vita fosse bisognosa di aromi e non di genuin...

Cammino

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Quando le strade mutano senza preavviso resto perplesso, fagocitato dalle paure di ciò che accadrà. Ancora sorpreso dell'impossibilità del controllo non ricordo che l'accidente é pronto a modificare ogni cosa a proprio piacimento. Allora, spiazzato, resto immobile un tempo lungo. Abbastanza per cercare di comprendere cosa sia gentile fare, attendere o andare oltre? Intanto il cammino prosegue, anche senza di me, perché è il tempo a far scorrere la vita e non io. Inesorabile spinge verso la meta diversa per ognuno. Forse vivrò tutto... o a breve mi fermerò... vorrei essere pronto. Resto in ascolto...

Silenzio

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E' nel silenzio che scorgi la luce dal buio da esso vieni fuori seguendo la luce del cuore Il buio della morte dai mille volti è evidente nella calma assoluta e piatta dell'assenza di suoni, segnali, visioni. Lente, flebili, senti le voci che si stringono al tuo cuore voci discrete di chi non guarda solo se stesso voci sapienti di cuori che guardano a un mondo non monoculare La vita offre, La morte filtra, Il cuore comprende

Mani

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Mi ritrovo a guardare le mani, tante infinite che si muovono, gesticolano, sottolineano o mettono da parte. Sono uniche e irripetibili, parlano del mondo, di chi le porta, tradiscono età e storia, tramandano attitudini ed esperienze. Parlano di suoni emessi o che mai potranno essere uditi, di terra smossa da chi ci ha preceduto, di nobiltà per stirpe o evoluzione. Le mani che mi dicono fin dove potranno andare in profondità o quanto grossolano sia il pensiero di chi le tende. Parlano attraverso i geni che le hanno portate sin lì, mi accolgono o tengono a distanza, rassicurano o intimidiscono. Le mani che stringo o vorrei stringere, quelle che non stringerò mai più e di cui ho desiderato il contatto, quelle temute che mi hanno solo dato carezze, quelle più dolci nell'immaginazione che nella realtà,quelle ormai dense di rughe tra le cui pieghe è scritta un'esitenza. Le mani con cui posso prendere la mia vita per condurla!