Percorsi interiori e non... viaggi dell'anima e della vita. Cosa colpisce e resta di quello che riesco a vivere
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L'aura del mattino accarezza il bimbo dormiente Egli ha fede nel movimento del suo cuore Salvatrice, l'anima, l'aspirazione ricompone Chiara intravede la meta da raggiungere
Se solo potessimo smettere di vivere di immaginazione... Passato... Futuro... Forse penseremmo di non vivere ma, in realtà, vivremmo l'unica vera vita !
Il vento accarezza lento il mio viso Come un soffio leggero sussurra amore Privo di continuità, simile alla vita, lascia il posto ai raggi del sole E tra le punte di barba timida sento rinvigorito il calore Prima che lenta la vita inizi a fluire reale Prima che possa un suono spezzare Prima che sia dopo, che sia prima… Il seme è vivo…nutrito di luce…della Luce
Madido di sudore, per un attimo, mi sveglio nel pieno della notte della mia vita! La paura mi attanaglia il cuore,la mente...immobilizza il corpo! Mi sento solo, abbandonato e sono talmente identificato in questa condizione da voler urlare al mondo, prendermela con tutti. Ciechi, sordi, indifferente di fronte a ogni mio gesto. Nessuno mi comprende, nessuno riesce a capire ciò che sembra uscire da me squarciando le mie membra. E così mi dibatto tra un'impressione e l'altra, tra emozioni forti e dolorose, scomposto e irrequieto, senza direzione tra le pareti della stanza. Su una parete il caffè di Van Gogh nel quale immagino di vivere, sull'altra le foto di una famiglia felice che vorrei ricalcare, di fronte un candido bianco che non m'appartiene e alle spalle tutto ciò che posso immaginare...mi sento spossato...quasi arreso! Un sogno...un incubo...realmente sveglio prendo coscienza che quanto vissuto non costituiva la mia vera vita. La sensazione di essere solo, orfano
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