Statua
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Immobile come non mai guardo muovermi dentro. Sensazione ostile nei primi istanti, il corpo urla attenzione ora che sa di poter farsi ascoltare. Un attimo intenso ove il marmo inizia a insinuarsi tra le membra fino a giungere sino allo strato più profondo della carne. Oltre non può andare fermato da un flusso di luce e calore che dal petto sale lungo la gola e inonda gli occhi.
Voci miste ad odori e suoni dispersi nella baraonda dettata dal sonno dilagante mi richiamano alla condizione che costantemente cerca di soppraffarmi.
Da dove vengo, dove sono, dove voglio andare... immobile riesco a muovermi lungo le vie del mio cuore scoprendo cosa mi ha portato qui!
Ascolto dolore e solitudine, gioia e voglia di sognare. La vita come la morte mi sfiorano lasciando una traccia che interiormente scorre filmati conosciuti, stanze aperte e mai richiuse, antiche nuove paure che rimescolano forme lasciando inalterata la sostanza.
Perso nel vuoto il mio sguardo ritrova direzione nella luce che lo pervade e sento amore accogliere le stanche membra di un viaggiatore che troppo spesso a portato bagagli inutili e pesanti. E' giunta l'ora di muoversi realmente anzicchè continuare ad agitarsi rimanendo immobili.
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