Il fuoco
Il tempo non è dei migliori ed é proprio in questi casi che si avverte il primo freddo. Prendo un pezzo di legno, spero possa bastare e accendo una zolletta di zolfo. La fiamma è immediata ma, dopo pochi minuti, il pezzo di legno giace nel camino lievemente arrossato e in procinto di spegnersi. Prendo allora un altro pezzo di legna; sono diversi tra loro, per dimensione, aspetto e qualità. Li metto uno accanto all'altro e un'altra zolletta di zolfo prende posto tra loro. Questa volta la fiamma, dirompente in un primo momento, si affievolisce molto più lentamente, lambisce le pareti del camino, riscalda l'ambiente circostante mentre brucia i due ciocchi che sembrano allontanarsi col passare dei minuti. Non passa molto tempo, però, che solo lieve brace si staglia sui bordi della legna. A questo punto comprendo che, anche se in due, non possono bastarsi. Prendo un ciocco più piccolo, lo pongo sopra essi, li riavvicino e, come per magia, la fiamma rinasce e divampa rinvigorita
Commenti
nel senso che non sto sulla sua superficie. ma, a parte che l'affermazione dice tutto e niente, qualcosa dice. che è sempre. che è artificio. non ti sembrano parole che si autoriflettono, come le pozzanghere specchiano il cielo? allora io guarderei il cielo, piuttosto che gli "argomenti", guarderei i cerchi che si allontanano dal centro, piuttosto che il vuoto della pietra che fa plop e affonda. non ti sembra, ragazzo sulla chiatta? mi hai visto prima, mentre tiravo sulla riva?
L'artificio sta nella mutevolezza dettata dall'ambiente.Così accade che la pietra perfetta cambi forma a seconda del tiratore.
Prometto che mi metto a dieta!