Il tempo non è dei migliori ed é proprio in questi casi che si avverte il primo freddo. Prendo un pezzo di legno, spero possa bastare e accendo una zolletta di zolfo. La fiamma è immediata ma, dopo pochi minuti, il pezzo di legno giace nel camino lievemente arrossato e in procinto di spegnersi. Prendo allora un altro pezzo di legna; sono diversi tra loro, per dimensione, aspetto e qualità. Li metto uno accanto all'altro e un'altra zolletta di zolfo prende posto tra loro. Questa volta la fiamma, dirompente in un primo momento, si affievolisce molto più lentamente, lambisce le pareti del camino, riscalda l'ambiente circostante mentre brucia i due ciocchi che sembrano allontanarsi col passare dei minuti. Non passa molto tempo, però, che solo lieve brace si staglia sui bordi della legna. A questo punto comprendo che, anche se in due, non possono bastarsi. Prendo un ciocco più piccolo, lo pongo sopra essi, li riavvicino e, come per magia, la fiamma rinasce e divampa rinvigorita
Commenti
Ma non mi piace la sterilità:se hai da lasciare qualcosa fallo...altrimenti un buon viaggio.
Noi non possiamo dire "Io sono"...altrimenti ogni cosa detta sarebbe fatta.
Non credi?
Gli strati profondi sono appunto l'essenza e non la personalità...l'essenza è ciò che ti consente di sentire.
Riguardo la mia confusione credo tu sia fuori strada:traspare una certa chiarezza sulal condizione.Porsi domande, squarciare il velo dell'illusione destabilizza chi vuole mantenere certezze non chi è alla ricerca della verità
Un po come in Matrix...sta a te prendere la pillola blu o la pillola rossa una volta vista la verità!
Sono sereno
Altrimenti cosa dovrebbe essere un muro del pianto?